Studenti a Venezia: tra gondole, affitti e sfide abitative

Se pensi a Venezia, ti vengono in mente gondole, calli strette, maschere di Carnevale e il fascino di una città sospesa sull’acqua. Ma da qualche anno la Serenissima non è solo un museo a cielo aperto o un palcoscenico per turisti: è anche una città universitaria viva, che accoglie migliaia di studenti italiani e internazionali.

Studiare qui significa vivere un’esperienza unica, ma trovare casa può trasformarsi in un’impresa epica. Perché a Venezia, più che altrove, il confine tra turismo e vita quotidiana è sottilissimo: mentre gli affitti brevi prosperano, gli studenti cercano stabilità, spazi condivisi e connessioni.

Per gli studenti fuori sede, italiani ed Erasmus, la priorità è chiara:

  • Vicinanza all’università o ai mezzi pubblici
  • Prezzi sostenibili
  • Wi-Fi veloce e ambienti adatti allo studio
  • Contratti semestrali o annuali flessibili

In altre città universitarie è già normale trovare residenze moderne e servizi pensati su misura. A Venezia, invece, la sfida è ancora aperta: la città attrae sempre più studenti, ma deve riuscire a bilanciare il suo doppio volto, turistico e accademico.

Guardiamo i dati per capire la dimensione del fenomeno:

  • In Italia, il mercato dello student housing ha generato nel 2024 circa 248,6 milioni di dollari, con previsioni di crescita fino a 359,2 milioni nel 2030 (CAGR +6,4%) (Grand View Research)
  • In Europa, gli affitti nel settore PBSA (Purpose-Built Student Accommodation) sono aumentati del 6,5% nel 2023 e del 5,4% nel 2024, con tassi di occupazione record del 98% (Bonard.com)
  • L’offerta italiana è però limitata: solo il 4,8% degli studenti ha accesso a residenze studentesche dedicate (Colliers)

In poche parole? La domanda cresce, l’offerta arranca. E dove c’è squilibrio, ci sono opportunità.

Ca’ Foscari e Iuav stanno già muovendosi per rispondere alla crescente necessità. Negli ultimi anni sono state inaugurate nuove strutture: la residenza Santa Marta (2019), il Campus Economico di San Giobbe (2021), e lo studentato al Campus Scientifico di Mestre (2023). A breve, un nuovo progetto al Lido, nella storica Caserma Pepe (Ca’ Foscari).

L’Università Iuav ha inoltre annunciato un piano di 800 nuovi posti letto, distribuiti in edifici riqualificati nel centro storico: dal Palazzo della Nunziatura all’Ospedaletto a Castello. Non semplici dormitori, ma spazi pensati per valorizzare il patrimonio veneziano con una funzione nuova e vitale.

L’arrivo di nuove residenze studentesche porta con sé un duplice beneficio:

  • Rigenerazione urbana di edifici storici abbandonati
  • Nuovi flussi economici stabili, meno stagionali e meno volatili rispetto al turismo

Gli studenti non cercano una stanza qualsiasi, ma un luogo dove vivere, studiare, connettersi. Una città universitaria viva significa bar, coworking, eventi culturali, comunità internazionale: un tessuto sociale che si rigenera e arricchisce.

Per operatori immobiliari e investitori, Venezia rappresenta quindi una frontiera interessante: alta domanda, offerta scarsa, progetti in corso ma ancora margini enormi di sviluppo.

Negli ultimi anni Mestre è diventata l’alternativa più comoda a Venezia: offre affitti più accessibili, collegamenti rapidi con il centro storico e la possibilità di vivere in spazi moderni senza rinunciare alla vicinanza all’università.


Approfondisci nel nostro articolo, Mestre: il nuovo polo studentesco di Venezia.

Naturalmente, ci sono problemi concreti:

  • La pressione turistica resta altissima: circa il 30% degli appartamenti residenziali è oggi convertito in affitti brevi (Wikipedia, Turismo in Italia)
  • La popolazione residente nel centro storico è in calo costante, con poco più di 51.000 abitanti, contro i 249.000 del Comune intero
  • Le nuove residenze universitarie sono positive, ma insufficienti: tra 2020 e 2023, le università italiane hanno aggiunto appena 504 posti letto su scala nazionale (Ca’ Foscari)

La direzione è giusta, ma Venezia deve accelerare e semplificare, altrimenti rischia che il divario tra studenti e mercato immobiliare diventi ancora più ampio.

Gli alloggi per studenti a Venezia non sono solo una questione di posti letto: sono un pezzo del futuro della città.

  • La domanda cresce, il turismo spinge, le università investono
  • L’offerta privata e pubblica deve trovare un equilibrio per trasformare un problema in opportunità

E proprio qui si apre lo spazio per chi vuole investire, proporre modelli abitativi innovativi o semplicemente vivere una Venezia meno da cartolina e più da città universitaria.

Trovare casa a Venezia non deve essere un percorso a ostacoli. Con StayInRoom hai un servizio personalizzato pensato proprio per gli studenti: ambienti funzionali, contratti flessibili e soprattutto un sistema di matching intelligente tra coinquilini, che ti permette di condividere non solo uno spazio, ma anche esperienze e stili di vita affini.

Perché studiare bene significa anche vivere bene: scegliendo StayInRoom trasformi la ricerca di un alloggio in un’esperienza semplice, sicura e su misura.

Vuoi scoprire la soluzione più adatta per il tuo percorso universitario a Venezia?

  • Mercato italiano: 248,6 M USD nel 2024, previsto 359,2 M USD nel 2030.
  • Solo il 4,8% degli studenti accede a residenze dedicate.
  • In Europa, occupazione PBSA al 98% e affitti in crescita.
  • Venezia: nuovi studentati (Santa Marta, San Giobbe, Mestre, Lido) e 800 posti Iuav in arrivo.
  • Criticità: turismo cannibalizza il mercato, residenze ancora insufficienti.
  • Opportunità: riqualificazione urbana, investimenti immobiliari, città universitaria internazionale.

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